Era ora tarda, invero, ed il post è datato al 15 Febbraio solo per una questione cronologica, visto che ancora vivevo il giorno di San Valentino (che ho dovuto in realtà festeggiare un giorno prima per questioni logistiche....).
Ebbene, una serie di eventi mi ha distratto per un po (questo il motivo della mia assenza, 8 giorni senza novità sul blog!) e sono venuto a conoscenza solo SABATO dell'immane cavolata compiuta dal nostro ex (per fortuna, ma doveva dimettersi molto prima) ministro per le riforme istituzionali Roberto Calderoli.
Mi chiedo: come fa un Ministro del nostro governo ovvero un membro del Senato della Repubblica Italiana a prendere così alla leggera la situazione?
Il Ministro prende sul serio la questione islamica.
Grazie alla sua bravata abbiamo avuto morte e violenza a Bengasi.
Forse non doveva essere eletto, sarebbe stato meglio: a quest'uomo manca qualche rotella. Non è tutto finito.
Un rappresentante della comunità con una carica così alta in Governo non dovrebbe mai in nessun caso scherzare con la religione, (sia la propria che quella altrui) perché con la religione (di chiunque) non si scherza.
E' una pura e semplice questione di rispetto.
Io ho avuto la fortuna ed il piacere di conoscere qualche musulmano, e posso assicurarvi che loro hanno rispetto della nostra religione.
I fatti che ci vengono riportati dai mass-media sono compiuti da estremisti.
Se solo avesse guardato con occhio da Ministro a quello che è successo poco prima a seguito della pubblicazione su di un giornale danese delle stesse vignette, l'ilare Calderoli si sarebbe dovuto chetare al primo proposito.
Bisogna tenere conto di cosa succede intorno a noi, anche a livello internazionale, quando si fa quel mestiere!
Poi ricordiamoci di una cosa, senza guardare fuori dalle nostre frontiere: in Italia esiste una comunità islamica, e nemmeno piccola.
E' lecito pensare che il governo abbia il dovere di rappresentare (non sfottere) anche gli italiani che fanno parte di questa comunità.
Se un Senatore e Ministro ignora tutto questo e non agisce seriamente nella vita pubblica non può più essere Ministro e nemmeno Senatore, perché non rappresenta proprio nessuno.
D'altronde non potevamo aspettarci altro da un Ministro che insieme ai suoi colleghi ha già perpretato seri danni alla religione che ogni politico e cittadino dovrebbe avere: la costituzione.