Divertito da quanto postato da
Shpalmina poche ore fa, ho fatto un pò di ricerche su
last.fm.
Il bello di Last.FM è che raccoglie tutto quanto i suoi utenti ascoltano, ed i giudizi di questi ultimi, e lo mette in relazione per proporre musica "similare" di artisti che magari uno non aveva mai ascoltato, quindi è ottimo per ampliare le proprie "conoscenze" musicali partendo dai propri gusti, i quali, ovviamente, potranno anch'essi evolvere.
Una parte interessante è il sistema di TAGGING, ovvero la possibilità di mettere una "etichetta" su di un determinato brano, album od artista.
Questi TAG sono poi visibili a tutti, ed i più importanti sono evidenziati con un corpo carattere maggiore, secondo la metodica della "Word Cloud" (*).
Bene, Shpalmina ha scoperto alcuni interessanti TAG associati a Cesare Cremonini (e gli estimatori di quest'ultimo non me ne vogliano, perché i TAG non li ho messi io..) per vederli guardate
il post di Shpalmina oppure cliccate qua sotto, che vi mando direttamente alla pagina di last.fm:
.. chiaramente lo stesso discorso si può fare per qualunque artista presente in last.fm, e qui viene il bello!
Il primo artista del quale ho voluto verificare i TAG è Gigi d'Alessio (ancora sto ridendo per
questo sito): fatelo anche voi:
Beh, devo dire che il risultato è piuttosto esplicito!
Non potevo non controllare lo stato dei TAG di due gruppi tra i miei preferiti, per vedere se effettivamente si tratta di vandalismo casuale (ma la metodica della "Word Cloud" lo esclude) oppure se è ufficialmente il pensiero degli utenti di last.fm:
.. e come potete vedere anche voi, per fortuna, non si tratta di vandalismo casuale!
P.S.: Vicino ai link su Last.FM ho messo i link alle immagini salvate, non si sa mai: in casa last.fm potrebbero fare un po' di repulisti!
(*) La "World Cloud" (letteralmente "Nuvola di parole"), utilizzata in last.FM ma anche in tanti altri luoghi è una tecnica che rappresenta in un'area anche ristretta (la nuvola) tutte le parole correlate ad un determinato argomento. Più una parola è utilizzata, ovvero ricorre, più quest'ultima sarà grande come rappresentazione visiva. Ovviamente in questo modo si evidenziano le parole più utilizzate pur senza scartare dalla rappresentazione quelle meno ricorrenti. La tecnica può prevedere anche di scartare definizioni che non ricorrano un numero sufficiente di volte.