Il futile blog del Prof.Magneto

"L'atteggiamento che ognuno ha verso la vita, determina l'atteggiamento che la vita avrà verso la calamita"

Ovvero: Le elucubrazioni, vicissitudini, avventure ed opinioni del Prof.Magneto!

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Un mattacchione che alla sua età gioca ancora con le calamite.
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mercoledì, 20 dicembre 2006

Ahi!

Dolorosa giornata, ieri.

Per chi  già sapeva cosa stavo per affrontare e vuol sapere com'è andata dirò: bene!

Per chi invece non sa niente oppure vuole qualche dettaglio in più ecco un breve racconto della giornata.


Prologo

Da parecchio tempo avevo un problema al ginocchio che si ripresentava in modo ricorrente ma che solo negli ultimi mesi si era acutizzato e quindi decisi che doveva essere risolto.

Dopo alcuni controlli, che ho fatto una manciata di settimane fa, mi fu diagnosticata (se ricordo bene il termine medico, scusatemi se sbaglio) la rottura del cono posteriore del menisco mediano.

Insomma un bel pasticcio, la sera spesso mi faceva male ma a tratti incominciavo anche a zoppicare un po' di giorno, in più mi stava causando sofferenze anche all'altro ginocchio, sul quale si spostava il carico.

E così ieri mi sono ricoverato in ospedale, dove un chirurgo ha fatto l'intervento in artroscopia.

La preparazione

La sera prima mi sono dovuto DEPILARE.

L'orrore di vedere la mia virile peluria andare via è stato superato solo dal dolore causato dall'epilazone autoinfertami con il rasoio, mentre ero in ammollo nella vasca da bagno.

Ebbene si, donne (almeno quelle che si depilano), ora so cosa significa per voi fare ciò.

Assomiglia solo da lontano all'atto di radersi la barba, ed il modo di radersi deve per forza essere DIFFERENTE pena un bel Gran Guignol fatto in casa con un solo spettatore.

A parte questo, avrei dovuto conservare questi peli, col senno di poi, considerandone la quantità, sarebbero stati ottimi per un tupè !

Pazienza.

Ho smesso anche di bere e mangiare, su consiglio dell'anestesista, in modo da affrontare l'intervento del giorno dopo al meglio, quindi un bicchiere di latte (avevo fame e me lo sono concesso) e poi a nanna.

Il giorno dopo, Glabro da una gamba, mi sono recato in Ospedale.

L'intervento

Mentre ero ricoverato in Day Hospital, vestito solamente con una tuta, dopo qualche ora di preparativi ed attesa, mentre l'appetito dovuto al digiuno montava, arriva l'infermiere che mi dice di CAMBIARMI.

Cambiarsi significa levarsi tutto (tranne le mutande) ed indossare un minicamicino con chiusura sul retro, che oltretutto a me va inesorabilmente corto, per fortuna sono andato dal letto alla barella, e poi, coperto per benino, il barelliere mi ha accompagnato nella camera preoperatoria.

Questa è la stanza dove viene preparato il paziente che "aspetta il turno", infatti il chirurgo in genere si presenta per effettuare una serie di interventi e mentre finisce di lavorare su di un paziente quello successivo viene preparato.

L'anestesia è stata lievemente dolorosa, anche perché mi hanno ficcato una siringa nell'inguine e mi hanno bloccato il nervo femorale.

Quando l'anestesia incominciava a fare effetto, ecco che si spalancavano le porte della sala chirurgica.

Un buon numero di aiutanti e tecnici attornia il chirurgo, nulla viene lasciato al caso e devo dire che la scrupolosa tecnica di preparazione dell'arto è lunghissima!

Ho visto quasi tutto, ma sul più bello hanno issato una apposita tendina che celava le "turpi" manovre effettuate sul mio arto (si intende, avrei guardato volentieri).

Beh, in effetti mi stavano praticando i fori della artroscopia, c'è chi non regge davanti a queste scene!

Dopo un po' vedo una immagine sul monitor alla mia sinistra, in alto: doveva essere l'interno del mio ginocchio.

"Ma siete già dentro?" non avevo sentito niente.

Affascinante vedere cosa si cela tra le nostre "giunture" e soprattutto vedere esattamente qual'è il problema che il chirurgo andava a risolvere e come lavora con questi microstrumenti.

Dopo una trentina di minuti, il chirurgo aveva finito il suo lavoro e gli aiutanti incominciavano a levare i vari blocchi ed a fasciarmi, mandandomi indietro in corsia.

Sono contento che il progresso in campo medico abbia permesso questo tipo di intervento: una volta per un problema simile la soluzione era l'asportazione del menisco intero, il tutto ovviamente aprendo il ginocchio, cosa che portava inevitabilmente tempi di recupero molto più lunghi e sovente problemi articolari successivi anche se dopo parecchi anni.

Il ritorno in corsia.

La prima cosa che avrei voluto fare una volta tornato in corsia, sarebbe stata uno spuntino molto robusto.

Naturale che è la prima cosa che ho chiesto non appena depositate nuovamente le mie terga nel letto, e sempre naturale che la cosa che mi sia stata TASSATIVAMENTE vietata a causa del tipo di anestesia che mi era stata fatta.

Mi sarei mangiato un tavolino, e dovevo ancora fare due flebo prima di poter finalmente ingollare quattro fette biscottate spalmate di marmellata. Pazienza.

Dopo la flebo l'agognato minipasto e l'attesa per il ritorno a casa.

Ma un nuovo ostacolo doveva essere superato: la prova della pipì!

In effetti, a causa del tipo di anestesia, bisogna fare la prima pipì in ospedale (ci potrebbe addirittura essere qualche problema di pressione) e naturalmente, non potendo scendere dal letto, si è costretti ad utilizzare il cosiddetto pappagallo.

Provateci voi a fare la pipì da seduti nel letto, con le infermiere che andavano e venivano (la stanza in cui ero era da tre letti) e l'infermiera che in particolare stava seguendo me che entrava ogni 2 minuti chiedendo "fatto?" praticamente nel preciso momento in cui si stava realizzando lo "sblocco".

Ma che pretendevano da me?

E poi avevo svuotato la vescica prima di andare in sala operatoria, e non bevevo niente dalla sera prima...

Comunque sono riuscito ad espletare anche questo arduo compito, ed ho atteso la visita del medico ortopedico responsabile di dimettere i pazienti.....

Questa visita, per fortuna, non si è fatta attendere molto, e constatato il buon esito dell'intervento sono stato autorizzato a sgattaiolare via.

La prova delle stampelle.

A questo punto era logico tentare di utilizzare le stampelle, che se ne erano state buone buone in un angolo aspettando di diventare protagoniste della vicenda.

Aiutato dalle infermiere, sono sceso dal letto, non senza difficoltà, inforcandole.

Una infermiera davanti a me con le mani tese mi incitava a mettere i primi passi con le stampelle, ordini che io diligentemente eseguivo.

Dopo aver effettuato con successo un piccolo tratto, fermatomi davanti a lei, le ho ricordato: "Questa scena l'ho vista già, in Frankenstein Junior quando il dottor Frankenstein fa fare i primi passi alla creatura".

Beh, non ci crederete ma l'infermiera è scoppiata a ridere!
Evidentemente conosceva quel capolavoro di Mel Brooks e Gene Wilder.

Dopo di quello, mi hanno fatto vestire e collaudare la carrozzella, che avrei usato fino all'uscita dall'ospedale.

Il ritorno a casa.

Difficile salire in macchina, specialmente se la gamba non riesci a piegarla più di tanto.
Devo ringraziare mio padre che è venuto a prelevarmi con la sua auto e mi ha fatto accomodare dietro, seduto di lato con la gamba bene allungata su tutta la larghezza dei sedili posteriori, in modo da potermi trasportare fino a casa.

Sotto casa mia il primo tratto a piedi e stampelle di una certa rilevanza, sempre aiutato dall'indispensabile genitore, ed il primo brivido, quasi stavo cadendo davanti all'ascensore ed ho dovuto poggiare l'arto perterra, che dolore!

Il più era fatto! Finalmente, nell'intimità di casa mia, avrei potuto consumare un bel piatto di lasagne!

Epilogo

Adesso mi tocca stare attento a non cadere, ma devo comunque deambulare (con le stampelle) ogni tanto; inoltre devo fare degli esercizi in modo da riottenere il recupero funzionale completo e devo anche riposarmi un pò.

Passerò un natale sereno, spero, contento di aver risolto questo problema che da anni mi dava qualche fastidio e da qualche mese era diventato preoccupante.
postato da: ProfMagneto alle ore 03:14 | link | commenti (5)
categorie: racconti, medicina, curiosità
giovedì, 03 agosto 2006

Cervo volante!

Una serata di fine Maggio, stavo tornando a casa con mio figlio quando ci siamo imbattuti in un insetto, devo dire piuttosto grosso, che se ne stava beatamente in cima alla scala che porta verso il portone di casa.
Fortunatamente avevo la macchina fotografica con me, e scattai delle foto mentre tenevo a bada il bambino che lo voleva prendere.



Magari l'insetto era innocuo, ma non conoscendo la sua specie mi sono limitato a fargli qualche scatto ravvicinato, mentre lui, più che altro spaventato, assumeva una posizione minacciosa in modo da farci desistere da qualsiasi intento belligerante!



Poco fa mi sono messo a fare qualche ricerca, ed ho scoperto che si tratta nientepopodimeno che di un Cervo volante, ovvero il più grande coleottero europeo, insetto sempre più raro a vedersi, purtoppo in via di estinzione in alcune regioni.

Date le dimensioni, doveva essere sicuramente un maschio.

Un incontro illustre quindi!
postato da: ProfMagneto alle ore 00:51 | link | commenti (9)
categorie: natura, racconti
mercoledì, 05 luglio 2006

Paura a Casa Magneto

Cronaca della giornata di Ieri:

A metà pomeriggio, mentre beatamente, in ufficio, ticchettavo con i polpastrelli sulla tastiera del Mac, mi squilla il telefono, quindi rispondo:

> Pronto?

> "Ciaaaoooo Amore, devi venire qui a casa c'è una bestia enorme non posso più uscire!"

> Ma che bestia è?

> "Un pipistrello ENORME, non posso uscire ho paura che mi si attacchi ai capelli! Vieni presto a casa!"

> Ma dai, i pipistrelli non fanno niente, non preoccuparti!

> "No guarda, vieni prima che puoi che non posso nemmeno aprire il balcone"

> Ma è sempre li?

> "Si, non si muove! devi venire prima che puoi!"

> E vabbene, faccio quanto prima, tu intanto calmati che non sta succedendo niente.

> "Mi raccomando sbrigati! Adesso ti passo il bambino che ti deve dire una cosa!"

> Ciao bello! Dì tutto a papà!

> "Papà vojo fale una foto! Mi fai fale una foto?"

> Una foto? Ma vuoi fare una foto?

   (La madre riprende la cornetta)
> "Si, il bambino vuole che faccio una foto al MOSTRO, ma dov'è la macchina fotografica?"

Tra me e me sorridevo pensando che questo figlio sta crescendo tale e quale a me, e rispondo:
> Mah, dovrebbe essere al solito posto, ma se hai paura è meglio che mi aspettiate... lascia stare, che quando arrivo a casa prima gli facciamo due foto e poi lo facciamo andare via...

Esco con un pò di anticipo dall'ufficio e quando giungo a casa, mi affaccio dal balcone senza aprire la porta e finalmente vedo il MOSTRO!

Allora dico a mia moglie: "Tesoro, non preoccuparti che adesso prendo la macchina fotografica, esco sul balcone, gli faccio due foto e poi lo caccio via. E' piccolissimo!"

"Ma che piccolo e piccolo, caccialo via quel mostro!"

ed il bimbo: "Papà vojo venie fuoi con te sul balcone!"

la madre: "No! Non andare con papà!"

il bimbo: "Ma io vojo andaeeee!!!"

Rispondo al bimbo: "Vabbeh, vieni con me ma chiuditi subito la porta dietro, prima che entra in casa..."

e la madre: "Noooooo!!"

Ormai era fatta, la missione del grande recuperatore di Chirotteri e del piccolo esploratore era iniziata.

Non appena usciti, in silenzio, sul balcone ecco cosa abbiamo trovato:



La bestiolina era li, che mi fissava chiedendosi cosa mai avrei potuto farle...



.. ed io mi limitavo a farle un pò di foto, a memoria dell'evento ... poi ho tentato di avvicinare una mano, per osservare la reazione del poveretto, che ha subito realizzato una efficace fuga camminando lentamente sul muro:



Alla fine, si ritrovava di nuovo a fissarmi, solo spostato più a destra... ora si trattava di prenderlo!



Solo che il tipetto, evidentemente, non aveva nessuna intenzione di farsi catturare, infatti tentava di minacciarmi squittendo e mostrandomi i denti!



Alla fine, con un pò di gentilezza, l'ho convinto a salire sulle mie dita!



quindi davo istruzioni al bambino:

"Per favore, visto che non vola via dobbiamo portarlo giù. Allora aprimi la porta del balcone e poi la porta di casa così posso uscire sul pianerottolo, io non posso farlo perchè sto tenendo il pipistrello in mano."

La madre da dentro casa: "NOOOOOO!!! In casa con quel coso lì NOOOOO!!"

Guadagnato il pianerottolo superando la mugliera impazzita, incontro il mio vicino che stava rientrando a casa, e che mi guarda con aria stranita.

Allora gli dico: "Eh, abbiamo recuperato un pipistrello, poverino. Era attaccato al balcone tutto rimbambito, adesso lo stiamo portando giù" (Parlavo al plurale perchè il bimbo mi aveva naturalmente seguito)

E lui: "Ehssì, ci sono tanti nidi là sotto al tetto, ce ne sono proprio tanti!"

Perfetto: l'aveva scambiato per una RONDINE!!

Salutato il vicino stordito dalla giornata di lavoro, e guadagnata la strada, io ed il bimbo salutavamo la bestiolina a modo suo, mostrandogli i denti a nostra volta, per poi poggiarlo sul ramo di un albero ed augurargli buona caccia per la sera che finalmente, per lui, stava arrivando.



Intanto noi ci saremmo avviati a guardare la semifinale dei campionati del mondo di calcio: Italia - Germania.
postato da: ProfMagneto alle ore 23:54 | link | commenti (6)
categorie: natura, racconti, calcio, storie, facezie, mondiali
giovedì, 13 aprile 2006

Buona Pasqua!

Scusate l'asincronia, ma dovevo assicurarmi l'anticipo necessario....

Oggi la giornata è iniziata un pò maluccio, il Prof si è svegliato un pò "strano".

E durante la giornata questa "stranezza" è mutata (no, non pensate a Vladimir Luxuria... per carità)

Mi sono beccato una terribile ed infausta influenza estiva, mi appresto a riposare un pò, sono già imbottito di farmaci.

Meno male che ad un certo punto, ho visto una vignetta di Sergio Staino che mi ha tirato su.

Ecco, ve la ripropongo,
con i più sinceri auguri di passare una Bellissima Pasqua!
(almeno più della mia , che si annuncia funesta...)



... e vi invito a visitare il suo sito, che è BELLISSIMO!
postato da: ProfMagneto alle ore 23:26 | link | commenti (4)
categorie: politica, racconti, ricorrenze, arte, facezie
venerdì, 31 marzo 2006

Viva le Fenici - Habemus Capa!

Dopo un triste periodo di stanca, dovuto a vicende personali delle quali non sto a mettervi a parte, un paio di eventi mi hanno dato impulso positivo ed ecco che torno qui per scrivervi!

Prima di tutto, ieri sera sono riuscito per il rotto della cuffia a vedere la fine del concerto di Alan Magnetti al SoundTown.

In fondo mi è dispiaciuto non aver potuto vedere il tutto fin dall'inizio, perchè deve essere stato eccezionale, vista la presenza di un pubblico numeroso e di ben 6 stupendi angeli sul palco insieme all' Infinito.

In genere, una parte altrettanto bella della serata con le Fenici è il dopo concerto, e questa volta non solo non era da meno, ma è stato stupendo: il mitico Ivan Piombino si è lanciato in una serie di affermazioni ed uscite una più assurda dell'altra, dando modo al resto della compagnia (Alan ed i suoi angeli ma soprattutto Marok, Tresegone, Mazzu, La Dottoressa Formaggio e Quinto Piano, oltre a me) di esplodere in un tripudio di simpatia e divertimento.

Per chi non sa chi sono questi personaggi, vi rimando alla descirzione degli stessi sulla pagina del sito di Marok dedicata alla Cumpa.

E tutto questo mi ha veramente tirato su.

Quindi Grazie Ivan, se tu non ci fossi saresti da inventare, sei un vero catalizzatore di positività, ma soprattuto Grazie amici!

Poi, una volta tornato a casa, dando la consueta occhiata al mondo tramite il mio browser preferito ho scoperto che in cocomitanza con l' uscita del nuovo disco Habemus Capa:



CAPAREZZA - HABEMUS CAPA
 1  - Mors mea tacci tua (intro)
 2  - Annunciatemi al pubblico
 3  - Torna catalessi
 4  - Gli insetti del podere
 5  - Dalla parte del toro
 6  - Ninna nanna di Mazzarò
 7  - Il silenzio dei colpevoli
 8  - Profilo psichico (skit)
 9  - La mia parte intollerante
10 - Inno Verdano
11 - Epocalisse
12 - Tii-yan (skit)
13 - The Auditels family
14 - Ti giri
15 - Titoli
16 - Felici ma trimoni
17 - Sssaasss (skit)
18 - Sono troppo stitico
19 - Habemus Capa
20 - Traccia Interattiva

di cui come vedete ho allegato immagine e track list, Caparezza ha aggiornato il suo sito (in realtà l'aggiornamento risale al 22 Marzo) con una divertente ed esplosiva sezione contenente, manco a dirlo, nuove sorprese tra le quali un assaggio dei suoi brani attraverso l' attivazione di un ovetto di pasqua fin troppo facile da scovare (infatti lo stesso Caparezza suggerisce come!).

E dopo questo, penso proprio che andrò a comprare il disco di Caparezza, perchè dal quel poco che ho ascoltato mi sembra eccezionale!

Comunque, la volta scorsa nessuno mi ha detto qual'è l'ovetto di pasqua contenuto in caparezza.com, e adesso ce ne sono 2!

Stavolta ci volete provare?

Alla Prossima!
postato da: ProfMagneto alle ore 15:38 | link | commenti (6)
categorie: musica, racconti, arte, internet
giovedì, 02 marzo 2006

Predisporsi al micidiale - Resoconto

Era veramente da tanto tempo che non riuscivo più a vedere uno spettacolo di Alessandro Bergonzoni.

E tutto questo mi mancava davvero.

Finalmente, Martedì sera, una serie di fortunate coincidenze mi ha portato finalmente a teatro a vedere il suo ultimo lavoro.

La serata è stata fenomenale sia per lo spettacolo ma anche per la presenza degli amici che hanno condiviso con me questa sublime esperienza teatrale.

Devo in particolar modo ringraziare Marok per aver acquistato i biglietti (io non ce l'avrei mai fatta) ed Ivan per aver partecipato, allietando ulteriormente la nostra serata, nonostante il giorno dopo avesse in programma una levataccia terribile!



Il Dottor Marok ed Ivan Piombino animano la cena in pizzeria

Una cena insieme nella pizzeria prospicente al teatro e via! Ci siamo tuffati nel mondo ipercubico di "Predisporsi al micidiale" !

Lo spettacolo è iniziato subito con una mitragliata di parole, concetti, interruzioni auto generate, giochi linguistici.
Insomma, un folle miscuglio di lingua suoni frasi verbi ed idee iperboliche.

Bergonzoni parla di se che allestisce uno spettacolo teatrale. O meglio avrebbe voluto allestire un opera, se non fosse per le situazioni paradossali che gli stessi personaggi dell'opera creano.
E questo è solo lo spunto per cominciare!
Perchè il paradosso è dietro l'angolo.
Il paradosso di un attore che recita un monologo, continuamente interrotto dall'autore, cioè da se stesso, per meglio chiarire i concetti e gli accadimenti di contorno di questa opera, ovvero spettacolo.
Il paradosso di un testo che non si sa quanto sia scritto e quanto improvvisato, e fino a che punto parli dello spettacolo stesso oppure dell'opera nello spettacolo.
Il paradosso di uno spettacolo estremamente divertente e gradevole, che riesce ad esserlo pur non presentando un minimo accenno di volgarità o scontatezza, e trabocca di intelligenza comica ed arguzia.

Il pubblico in Galleria ed in Platea applaudiva, sussultava, rideva ad ogni singola frase, suono, trovata.
Il bello degli spettacoli di Bergonzoni è che ad un certo punto il pubblico prende ritmo, ridendo a cadenza per i giochi linguistici e per le trovate comiche!

Alla fine del monologo senza fiato (che dura più di un ora e mezza) uno scroscio di applausi che non voleva propro terminare ha costretto l'autore a concedere il primo bis.

I bis sono diventati 4, perchè ogni volta un'altra valanga di applausi numerosi ed affettuosi del pubblico richiamavano Bergonzoni in sala!

Alla fine siamo usciti dalla Galleria ed abbiamo avuto il piacere e l'onore di salutare l'autore-attore, insieme ad un nugolo di altri fan.



Ivan Piombino, Alessandro Bergonzoni e .... me. Il Dottor Marok scattava!

La serata si è conclusa immediatamente per Ivan che è dovuto fuggire verso la sua levataccia, mentre io e Marok ci siamo diretti a rinfrescare le nostre gole assetate: io in particolare stavo subendo gli effetti della pizza napoletana che avevo mangiato a cena: le acciughe si sono fatte sentire!

Non l'ho ancora letto (sappiate che l'ho comprato e me lo son fatto autografare) ma leggerò il suo ultimo libro:
"Non ardo dal desiderio di diventare uomo finché posso essere anche donna bambino animale o cosa"

Per gli sfortunati che ancora non hanno potuto ascoltarlo dal vivo, vi rimando direttamente ai file audio del primo bis e del secondo bis registrati in uno spettacolo a Ferrara. Questi file audio sono presenti nella ricchissima sezione AUDIO del sito di Alessandro Bergonzoni sul quale vi invito a fare un bel giretto e magari di incominciare a leggere qualcosa di lui a partire da "Le balene restino sedute" un libro che è ormai sedicenne (è del 1990) ma che è bellissimo e consiglio vivamente.

Beh, adesso vi saluto e vado a riposare: scrivo la sera prima di quando leggerete e domani mi aspetta una lunga giornata!

postato da: ProfMagneto alle ore 01:38 | link | commenti (5)
categorie: cultura, racconti, arte, internet
venerdì, 27 gennaio 2006

Giovedì sera da Alan Magnetti...

Dovete sapere che Giovedì sera ho avuto il piacere di vedere l'ennesimo concerto dell'Infinito.
Il bello è stato raggiungere il luogo, perchè sebbene nevicasse dalla mattinata, a nessuna delle amministrazioni comunali era venuto in mente, ne a San Mauro dove abito ne a Torino dove ero diretto, di tirar fuori i sacchi di sale e mobilitarsi per mandare in giro gli spalaneve.
Un viaggio avventuroso ad una velocità anzi lentezza paurosa perchè a toccare i freni si pattinava con tutta l'autombile.
Viaggio finito al Cafè Blue purtroppo a concerto di Alan già iniziato.
Era la prima volta che mi perdevo l'inizio.
Però.
Però una volta arrivato ho trovato la solita folla di fenici tranne Quinto Piano.
Però il primo brano intero che sono riuscito a sentire vedeva Alan nelle improbabili vesti di un cuoco che attentava alla salute digitale delle nostre macchine fotografiche lanciando strane misture verso il pubblico con l'ausilio di un pentolino!
Però il secondo brano che sono riuscito a godermi portava una singolare novità: un nuovo angelo!
Una dolce e graziosa ragazza con la quale Alan ha interpretato una scena al calor bianco!
Il pubblico in disibilio spalancava la bocca, per l'azzardo dell'Infinito, i fotografi in delirio si ammassavano al di sotto del palco per meglio riprendere la scena e strani fenomeni si manifestavano, anche a causa della avvenenza del nuovo angelo, sulle loro attrezzature digitali!

Mazzu Mega Zoom
Strani fenomeni

Nel complesso una bella serata, solo finita velocemente (non ho idea di quanti brani ho perso).
Alla fine ci siamo ritrovati, dopo una bevuta, un minimo di ballo ed una serie di "foto sperimentali" ed "artisti al cesso" con Alan Magnetti come Guest Star, fuori dal locale.
Un gruppo di fenici divertite, un pò infreddolite, e la maggior parte con la voglia di tornare a casa.
Quindi c'erano solo due prodi superstiti: io ed Ivan Piombino, al quale ho proposto una birra e soprattutto qualcosa da mangiare sulla strada di casa.
Giunti vicino ad un locale che conscevamo entrambi, vicino a casa sua, abbiamo constatato che era chiuso.
Evidentemente avevano pensato che con tutta quella neve che stava venendo giù solo dei pirla avrebbero potuto uscire per una birra. Ed avevano quasi ragione.
Quindi ho fatto lasciare la macchina ad Ivan sotto casa sua. E siamo andati a cercare fortuna in un secondo locale.
Mi sono lanciato alla folle velocità di 15 chilometri all'ora con il Piombino passeggero, in una "scorciatoia" su di una strada dove, però, non c'era passaggio di automobili quindi la neve era diventata una lastra di ghiaccio.
Finalmente superato il periglio e giunti alla seconda birreria, abbiamo constatato che stavano tirando giù le serrande.
Ormai convinti di andare a casa, ma per un'altra via (non più la scorciatoia), nel procedere abbiamo notato con sorpresa felicità un locale aperto.
Finalmente io ed Ivan potevamo ristorarci, sghignazzare, fare due foto e raccontarci un pò di cose.

Ristorazione
Ristorazione.

Dopo un'oretta di queste amene attività, abbiamo pagato e siamo schizzati via.

Ed ecco per voi un piccolo quesito:

Una volta usciti dal locale, ho riaccompagnato Ivan Piombino a casa sua, e poi lui mi ha fatto compagnia fino a casa!

Tenete presente che:
1) Alla fine ognuno di noi due era a casa propria, con la sua automobile.
2) Nessuno di noi due è tornato a casa completamente da solo.
3) Nessuno è andato a piedi.
4) Il locale non era sotto casa mia ne sotto casa di Ivan.

Come è possibile?
Attendo le vostre illazioni e presto fornirò la soluzione!


Arrivederci!
postato da: ProfMagneto alle ore 23:52 | link | commenti (2)
categorie: racconti, quiz