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domenica, 04 novembre 2007

Il Famedio

Apprendo oggi, leggendo questo post di Klapac, ispirato da questa notizia Ansa che Luciano Pavarotti è stato inserito nel Famedio del cimitero monumentale di Milano.

Ma cosè il Famedio del cimitero monumentale di Milano?
Possiamo dare un'occhiata a wikipedia se non lo sappiamo, per chi non avesse voglia, vi basti sapere che è una costruzione, all'entrata del cimitero, dove vi sono sepolti (od anche solo ricordati) i più onorati  italiani (perlopiù milanesi, mi aspetterei).

E comunque non mi spiego un paio di cose:
  • Perché un Modenese, sepolto a Modena, viene incluso / ricordato nel Famedio del cimitero monumentale di Milano?
  • Perché una persona che seppur nota come grande tenore ed organizzatore di eventi di beneficenza, ma pur sempre anche grande evasore fiscale, viene onorato in tale maniera?
E poi, il Famedio.

Già il termine Famedio è una eccezionale stortura, in quel luogo.

Se in quel luogo vi sono sepolti degli italiani ai quali veramente tutti dobbiamo qualcosa, come Alessandro Manzoni o Arturo Toscanini, possiamo dire che in quel luogo ci sono le loro tombe, ma per favore non chiamiamolo così: è una pura idiozia!

Ricordare i defunti va bene, ma creare anche il solo concetto di una "Hall of fame" in un cimitero è qualcosa di eccezionalmente irrispettoso nei confronti della morte e dei morti.

Possiamo ricordare chi in vita è stato grande e famoso nei libri di storia, nei monumenti, nei musei od in qualsiasi altro luogo che non sia un cimitero: diversamente si calpesta ancora una volta l'anonima vita di tutti coloro che, ignoti alla massa, vi sono sepolti.

Gente che nel suo piccolo può aver fatto anche cose eroiche, per esempio far quadrare i conti spaccandosi la schiena lavorando tutti i giorni per mantenere una moglie ed un grappolo di figli...

Non esistono morti illustri, perché nella morte siamo tutti uguali!

Per chiudere, vi lascio con una lezione dataci da un grande personaggio italiano (e scusatemi, ma lui era veramente un Signore in tutti i sensi, e Pavarotti non è nemmeno paragonabile a lui, secondo me), che spero sia illuminante per i più....

postato da: ProfMagneto alle ore 12:49 | link | commenti (6)
categorie: musica, cultura, notizie, società, precisazioni

Commenti
#1    04 Novembre 2007 - 13:14
 
Anche a me la notizia di un modenese posto nel Famedio milanese (lasciamo stare le questioni fiscali...) all'inizio mi ha lasciata attonita. Poi però sono andata ad informarmi, e ho scoperto che Pavarotti non è il primo ad esservi rappresentato nonostante il corpo si trovi da un'altra parte:

- Giuseppe Verdi in verità riposa nella Casa di Riposo per musicista in Piazza Buonarroti;
- Giuseppe Mazzini è sepolto a Genova, nel cimitero di Staglieno;

entrambi sono rappresentati nel Famedio.

In conclusione: non tutti i personaggi rappresentati nel Famedio in verità riposano nel monumentale.

Questa cosa mi lascia perplessa... io nel famedio del cimitero monumentale di Milano aspetto di trovarmi Gaber, Fogar (per restare in tempi più recenti) e altri milanesi... se ciò non viene rispettato, allora che non si venga a dire che si tratta di un cimitero. A questo punto chiamiamolo museo.
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#2    04 Novembre 2007 - 13:18
 
Pavarotti nel Famedio di Milano è come la Turchia nell'unione Europea.
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#3    04 Novembre 2007 - 13:23
 
Aggiungerei una cosa, per rientrare maggiormente in topic col tuo post.

Augusto Daolio e Dante Pergreffi, due membri dei Nomadi morti entrambi nel 1992, riposano nei cimiteri dei rispettivi paesi, rispettivamente Novellara e Fabbrico. Augusto si trova posto a terra, con una lapide non molto diversa da quella di tante altre persone "normali"... certo, forse un attimo più particolare, ma non sta in nessuna "hall of fame". Dante si trova invece in un loculo a parete.

In entrambi i casi, sono i fans che rendendo loro omaggio hanno creato una sorta di piccolo "mausoleo". E ciò è splendido: attorno alle rispettive lapidi ci sono pensieri, biglietti, ricordi. Per quella di Augusto hanno dovuto mettere addirittura delle mensoline di legno per farci stare tutto.

Altro caso: Paolo Panigada. Anche lui in un loculo a parete, posto in alto, nella zona finale del cimitero di Crema. Se non sai dove si trova, fai fatica a scovarlo.

Eppure riposano lì, tra la gente "comune". Perchè loro si sentivano gente "comune".

Non voglio pensare che Gaber, Fogar ecc ecc abbiano espressamente chiesto di essere posti nel Famedio; è chiaramente la città che ha reso loro omaggio. E la cosa sinceramente mi fa piacere: del resto, hanno dato molto alla città milanese (e non solo). Grandi personaggi.

Chi vuole andare a trovare Pavarotti, continuerà comunque a recarsi a Modena. Non vedo proprio il senso di rappresentarlo nel cimitero di una città che non era la sua.

Ribadisco il concetto: allora più che di cimitero, si parli di museo!
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#4    04 Novembre 2007 - 23:27
 
Grazie per il commento ProfMagneto!
Oggi ho fatto anche Elio Arcimboldo :-)
http://arcimboldi.splinder.com

GRANDISSIMO TOTO'!!!
Utente: Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente Morganik

#5    04 Novembre 2007 - 23:50
 
Klapac: se passo da Crema, una volta, mi piacerebbe portare dei fiori a Feiez.
Se dovessi portare un fiore per ogni sorriso che mi ha fatto fare od ogni nota musicale da lui prodotta che mi ha fatto godere (si, perché la bella musica fa godere) dovrei svaligiare un fioraio, e non basterebbe...

Ed ho scritto bella musica invece che buona, perché le due cose non necessariamente coincidono...

Non è necessario apporre una targa di marmo o fare un monumento per ricordare le persone, almeno quelle grandi veramente!
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#6    19 Aprile 2009 - 23:33
 
beh di molti personaggi storici si ricordano le virtú omettendo i peccati, i vizi, le imperfezioni. i quante persone illustri non sappiamo nulla dei loro difetti. Non è uso ricordarli per chi è stato un grande personaggio, e in fondo io lo trovo giusto. Le pene, vanno scontate da vivi...
utente anonimo

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