Ci pensavo, l'altro giorno, mentre ero ricoverato.
Mentre io ero in Italia a farmi operare il menisco, vicino a casa mia, e comunque mettendomi nelle mani di un chirurgo normalissimo (a mio giudizo competente),
un italiano molto famoso si stava operando a Cleveland, negli stati uniti, mettendosi tra le mani di un luminare, peraltro esempio di cervello Italiano fuggito all'estero.
Certo, l'installazione di un pacemaker non è uno scherzetto ma nemmeno un'intervento così complicato.
Ma quel che mi dava da pensare è l'identità della persona che si stava operando a Cleveland:
si tratta dell'ex Ministro della Sanità (ad interim) della Repubblica Italiana, in carica dal 10 marzo 2006 al 17 maggio 2006.
Allora dobbiamo crederci, la Sanità Italiana ha davvero qualcosa che non va.
Tra l'altro, non era la prima volta, recentemente, che ricorreva ai bisturi di un chirurgo estero:
proprio il mese scorso si era sottoposto allo stesso intervento che ho fatto io, stavolta in Belgio.
Se proprio lui, che ha potuto gestirla e migliorarla in questi 5 anni che ha governato (diceva che la Sanità Lombarda era la migliore al mondo, fiore all'occhiello di quella Italiana, tra l'altro) prima indirettamente attraverso il suo governo, con Sirchia e Storace, e poi di persona,
ha deciso di farsi questi interventi fuori dalle patrie mura, ovvero
di non ricorrere alla Sanità Italiana, allora deve sapere qualcosa.
Quando diceva che tutto andava bene, anche nella sanità, anzi migliorava costantemente sotto la guida del suo governo, sapeva che prima o poi gli sarebbe cresciuto il naso o gli si sarebbero accorciate le gambe...
Ora ne siamo ancora più certi, il diritto di essere tutti curati al meglio non esiste, se non abbiamo risorse economiche adeguate, ed in caso di necessità ci toccherà, tapini e poveretti, di rinunciare al miglior luminare sulla piazza e pregare silenziosamente di essere fortunati.
É interessante
fare una banale ricerca e vedere cosa si è detto a proposito nel web, in fondo non sono affatto pochi quelli che la pensano come me.